Un segno nello spazio
Quasi quattordici miliardi di anni: è questo il tempo trascorso dalla nascita dell’Universo ad oggi. Un tempo lunghissimo, inimmaginabile, ma sono stati proprio i primi cruciali attimi di vita del cosmoa determinarne la successiva evoluzione, fino alla forma attuale. Negli anni, gli scienziati sono riusciti a ricostruire in maniera sempre più dettagliata questa evoluzione: osservando il cielo, dove corpi celesti lontanissimi ci appaiono com’erano in tempi remoti, e prestando ascolto ai “messaggeri” che arrivano dal cosmo – radiazione elettromagnetica, raggi cosmici, neutrini e onde gravitazionali – portatori di preziosissime informazioni su quello che accade ed è accaduto a miliardi di anni luce da noi.
Intervallato dagli ironici racconti de “Le Cosmicomiche” di Calvino, un dialogo brillante sulla storia dell’Universo, un viaggio a ritroso da oggi alle origini del cosmo, seguendo la sua evoluzione e i segni che ci hanno permesso di ricostruirla.
Lo spettacolo è andato in scena per la prima volta a luglio del 2021 a Esanatoglia (MC), nella cornice di Galassica – Festival dell’Astronomia. Sul palco, il fisico dell’INFN Marco Pallavicini e l’attore e conduttore Neri Marcorè.
Un segno nello spazio è stato poi replicato a novembre 2021 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nell’ambito del Festival delle Scienze di Roma 2021, con la conduzione di Serena Dandini. Hanno accompagnato la serata il duo musicale Es Deux e le letture dell’attrice Maria Giulia Scarcella.