In occasione del Romaeuropa Festival 2024, l’installazione immersiva Collisioni, ambiente sensibile di luce e suono sarà presentata dall’11 al 12 ottobre presso la sede di Campo Boario dell’Accademia di Belle Arti di Roma. L’opera si inserisce all’interno del progetto Spazi naturali / Spazi artificiali, un’iniziativa promossa dalla Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo e dalla Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte, con il supporto del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte.
Questa innovativa installazione rappresenta un punto di incontro tra creatività e scienza. Grazie alla sinergia tra arte e tecnologia, Collisioni permette ai visitatori di sperimentare concetti complessi della fisica subnucleare in modo interattivo, innescando “eventi” di particelle ed esplorando il bosone di Higgs attraverso il movimento del corpo e l’azione dal vivo. L’obiettivo è stato quello di avvicinare il pubblico alla fisica subnucleare, rendendo accessibili concetti complessi come le collisioni di particelle e il bosone di Higgs. Per raggiungere questo scopo, si è adottato un metodo che ha trasformato i dati raccolti dall’esperimento ATLAS in una rappresentazione dinamica e interattiva. Attraverso l’integrazione tra arte, scienza e tecnologia, i visitatori vengono immersi in un ambiente sensibile in cui possono esplorare questi fenomeni invisibili attraverso l’azione e il movimento, rendendo la scienza non solo comprensibile, ma anche tangibile e coinvolgente.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Accademia di Belle Arti di Roma e Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi di Roma Tre, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato realizzato da Cristian Rizzuti, artista multimediale e professore all’Accademia di Belle Arti di Roma, con la consulenza scientifica di Biagio di Micco, fisico sperimentale, professore presso l’Università di Roma Tre e ricercatore INFN, e Giulia Ciappi, Walter Maiorino, Andreaelisa Sausa, Eleonora Scarponi, Accademia di Belle Arti di Roma e Scuola di Arti Multimediali.
Dopo aver avviato la fase pilota nel 2023 nell’ambito del progetto europeo EU4ART_differences e presentato in occasione della Notte Europea dei ricercatori e ricercatrici 2023, ora il progetto tocca una sponda più artistica e raffinata. Questa versione riformulata si inserisce nel contesto performativo del Romaeuropa Festival, in particolare nell’ambito della sezione Digitalive, curata da Federica Patti e indirizzata alla performance algoritmica.
Questa installazione offre un’esperienza unica, in cui il linguaggio artistico diventa un ponte per esplorare le frontiere della fisica moderna. Un’opportunità imperdibile per riflettere sulla profonda connessione tra il mondo naturale e quello artificiale, e sul ruolo che l’interazione umana può giocare nella comprensione dei misteri dell’universo.
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