Dal 18 al 23 aprile torna il Festival delle Scienze di Roma 2023: con un ricco programma di incontri, conferenze, spettacoli e laboratori per tutte le età ospitati all’Auditorium Parco della Musica e in città, il Festival propone al suo pubblico tanti modi di incontrare la scienza. Gli eventi saranno incentrati sul tema degli Immaginari : l’immaginazione è uno strumento potentissimo per comprendere la realtà, interpretarla con linguaggi differenti, immaginarne il futuro.
Anche in questa edizione l’INFN sarà presente al Festival sin dal primo giorno, curando l’evento inaugurale che vedrà l’archistar Massimiliano Fuksas e il fisico Premio Nobel Giorgio Parisi dialogare sul rapporto fra arte e scienza per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Il giorno successivo sul palco della Sala Petrassi si alterneranno musica, voci e arte digitale in una conferenza spettacolo dedicata al supercalcolo e dell’intelligenza artificiale e al loro utilizzo nel mondo della ricerca e delle applicazioni. Le attività per i bambini e le famiglie saranno invece dedicate alle particelle elementari, alla storia dell’universo e alla rappresentazione artistica di idee scientifiche per i più piccoli.
Il Festival delle Scienze di Roma 2023 è prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, promosso da Roma Capitale–Assessorato alla Cultura, e realizzato con ASI–Agenzia Spaziale Italiana e INFN–Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Eventi passati

Un dialogo interdisciplinare con Giorgio Parisi e Massimiliano Fuksas sui linguaggi dell’arte e della scienza, tra fisica, architettura e creatività

Scenari immaginifici generati dall’interazione tra la musica e l’arte digitale accompagnano il racconto della rivoluzione dei dati e del digitale, che investe anche le nostre nozioni di intelligenza, decisione e creatività.

Tre appuntamenti per ragazzi e famiglie per scoprire la fisica, dalle particelle l’universo, con giochi, laboratori ed esperimenti.

Ascoltare il cosmo dal sottosuolo: è questo lo scopo dell’Einstein Telescope, rivelatore sotterraneo per onde gravitazionali che la Sardegna si candida ad ospitare



