Apre i battenti il 25 ottobre, la nuova edizione, la XVIa, del Festival della Scienza di Genova, uno dei principali eventi di diffusione della cultura scientifica del panorama nazionale e non solo. Anche quest’anno l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare animerà la manifestazione con tante iniziative, laboratori, conferenze, science show, teatro-scienza e molto altro.
25 ottobre – 4 novembre
09:00 – 17:00 lun – ven, 10:00 – 19:00 sab – festivi – 2 nov
Piazza delle Feste – Ponte Embriaco – Area Porto Antico
A caccia di particelle Uniamo i puntini per scoprirne le proprietà!
Laboratorio
Il rivelatore a pixel dell’esperimento ATLAS, che opera al CERN di Ginevra, è progettato per ricostruire le traiettorie delle particelle cariche che lo attraversano e misurare le loro proprietà. Attraversando il tracciatore, le particelle cariche rilasciano un po’ di energia che viene raccolta dai rivelatori, capaci di identificare i punti in cui la particella è passata. Compiamo un viaggio all’interno dell’incredibile Pixel Detector di ATLAS. Partendo da un ammasso di puntini, cercheremo le combinazioni di punti allineati e ricostruiremo le tracce lasciate dalle particelle. Dall’analisi delle traiettorie estrarremo alcune informazioni, come la carica elettrica e l’impulso delle particelle. Successivamente, prolungheremo le traiettorie fino a farle combaciare con altri segnali, individuati negli strati più esterni del rivelatore. Così, vestendo i panni dei ricercatori, proveremo a capire quali particelle sono state prodotte.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/a-caccia-di-particelle.html
25 ottobre – 4 novembre
09:00 – 17:00 lun – ven, 10:00 – 18:00 sab – festivi – 2 nov
Palazzo Ducale, Porticato
Quando le carte dicono la verità Il banchetto della chiromante della fisica
Laboratorio
I partecipanti metteranno alla prova le proprie conoscenze e curiosità su piccoli e grandi temi scientifici, in modo insolito e divertente. Saranno chiamati a rispondere ad alcune domande contenute in speciali carte, in una sorta di ambientazione teatrale da vaticinio dove, però, ciò che verrà dispensato saranno nozioni e concetti scientifici. Un gioco didattico destinato agli appassionati di fisica e agli studenti, che potranno sfidarsi in avvincenti match a squadre. A commento delle risposte fornite dai partecipanti, saranno proiettati video e immagini a tema. Coloro che risponderanno in maniera corretta alle domande riceveranno come premio alcuni gadget. La comunità dei ricercatori dell’INFN partecipa a questo progetto per rendere accessibili a tutti i temi della scienza, in particolare della fisica e della tecnologia.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/quando-le-carte-dicono-la-verita.html
25 ottobre – 4 novembre 09:00 – 17:00 lun – ven, 10:00 – 19:00 sab – festivi – 2 nov
Palazzo Ducale, Munizioniere
I raggi cosmici in un’app Particelle invisibili dal cosmo allo smartphone
Laboratorio
Che cosa sono i raggi cosmici? Da dove provengono? Da cosa sono composti? Come possiamo osservarli? Un laboratorio interattivo ci guiderà nell’affascinante mondo delle astroparticelle, tra rilevazioni, strumentazione ad alto contenuto tecnologico e sistemi di acquisizioni di dati scientifici. Insieme scopriremo come realizzare un telescopio capace di individuare astroparticelle secondarie, per poi misurarne il flusso al suolo. Infine, con l’aiuto di un’app, vedremo come, con un semplice smartphone, sia possibile rilevare la presenza di muoni, particelle che, oltre a colpirci continuamente, vengono anche utilizzate come strumento di indagine dell’ambiente che ci circonda.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/i-raggi-cosmici-in-unapp.html
25 ottobre – 4 novembre
10:00 – 17:00 lun – ven, 10:00 – 18:00 sab – festivi – 2 nov
Museoteatro della Commenda
Starlights: le stelle in una stanza Un percorso di cambiamenti
Mostra interattiva
Occhi puntati verso il cielo: partiamo alla scoperta dei segreti delle stelle! Insieme comprenderemo il significato delle costellazioni, che ancor oggi ci aiutano a mappare il cielo in zone facilmente riconoscibili, testeremo la profondita dello spazio e le tecniche d’osservazione. Tra astri e galassie scopriremo che è possibile avere informazioni sulle stelle grazie alla luce, ovvero attraverso lo studio degli spettri stellari. Ma non è tutto. Vedremo come le stelle evolvono e mutano, assumendo anche colori diversi. Il cambiamento sarà così la chiave per la comprensione della volta celeste che continua, inarrestabile, la sua evoluzione.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/starlights-le-stelle-in-una-stanza.html
29 ottobre, ore 18,00
Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Scienza e social network: strumenti di unione tra i popoli Dall’esperienza di Israele al CERN di Ginevra alla app TheShukran
Dialogo con Luca Bauccio, Giovanni Darbo, George Mikenberg, modera Giovanni Caprara
George Mikenberg ha portato Israele al CERN di Ginevra credendo nel dialogo possibile che la scienza apre e mantiene anche tra Paesi divisi dalla politica. Nato in Argentina – il padre era un funzionario della FAO – ma formatosi in Israele, per gran parte della sua vita è stato legato al Weizmann Institute di Tel Aviv, pur essendo impegnato anche in altri Paesi del Sud America, oltre che in Germania al laboratorio DESY e negli Stati Uniti, al Fermilab di Chicago. Durante l’incontro dialogherà sulla scienza come strumento di unione tra i popoli, capace di superare ogni steccato. Proprio del CERN, infatti, lo scienziato dirà che è un promotore di pace. Nella stessa direzione si muove l’iniziativa di Luca Bauccio, avvocato specializzato in diritto penale internazionale, protagonista della nascita del social network TheShukran, in arabo grazie. Il social è stato ideato da un gruppo di musulmani 2G e di professionisti italiani muslim-friendly e si fonda proprio sul principio della riconoscenza per favorire il dialogo con il mondo islamico. TheShukran promuove lo scambio di immagini ed esperienze, finalizzato solo a una condivisione positiva e non vincolato dall’etica del like o dislike, ma da un semplice shukran. Gli hashtag sono dedicati al design, all’arte, alla natura, al cibo, a tematiche sociali, a luoghi del mondo, alla moda Modest. I follower sono diffusi in diversi Paesi islamici e l’app è tra le 50 più scaricate da Google Play. Mikenberg e Bauccio raccontano le frontiere del dialogo di cui sono protagonisti, accompagnati dal giornalista scientifico Giovanni Caprara e da Giovanni Darbo, direttore dell’INFN di Genova.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/scienza-e-social-network-strumenti-di-uni.html
29 ottobre, ore 17.00
Teatro della Tosse, La Claque
Per favore, non aumentate troppo l’entropia! Come fare ordine nel disordine naturale delle cose
Teatro di narrazione scientifica
Di Marco Monteno, con Marco Alotto, Roberta Maraini e Claudio Errico
L’umanità è alle prese con cambiamenti sempre più rapidi, disordinati e apparentemente fuori controllo: dall’esaurimento delle risorse energetiche fossili al riscaldamento globale; dall’aumento inarrestabile della produzione di rifiuti alla crescita di città caotiche e inquinate; dalla disoccupazione causata dai processi di globalizzazione e dall’evoluzione tecnologica alla paura dei migranti; dal ruolo dell’informazione nell’era digitale al trionfo dei populismi e alla crisi delle democrazie. Come trovare soluzioni condivise per i problemi che affliggono un mondo in rapido e disordinato mutamento? In una delle sue formulazioni, il secondo principio della termodinamica introduce una grandezza chiamata entropia, che fornisce una misura dello stato di disordine di un sistema. L’entropia dell’Universo, o di un generico sistema isolato, cresce sempre, quindi la natura tende spontaneamente al disordine. Ogni attività umana che prevede il dispendio di una certa quantità d’energia per generare localmente ordine contribuisce all’aumento complessivo dell’entropia: ordine e disordine appaiono ovunque strettamente connessi. Un appassionante spettacolo ci mostra come è possibile far coesistere l’inevitabile disordine del nostro vivere con le naturali aspirazioni umane all’ordine, in modo equo, tollerante e sostenibile.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/per-favore-non-aumentate-troppo-lentropi.html
31 ottobre, ore 18.00
Atrio di Palazzo Ducale
Dark Matter Day: a Halloween si festeggia il lato oscuro dell’universo
Il Dark Matter Day, la giornata della materia oscura, torna per il secondo anno il 31 ottobre con una serie di eventi che in tutto il mondo richiameranno il lavoro di migliaia di scienziati che cercano di accendere una luce sul lato più misterioso dell’universo. Si può quindi festeggiare Halloween seguendo la diretta Facebook dell’INFN alle 18.00 dal Festival della Scienza di Genova per raccontare degli innovativi esperimenti che in Italia cercano di scovare particelle di materia oscura: come PADME, l’esperimento appena entrato in presa dati ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN che dà la caccia al fotone oscuro, e XENON1T e DARKSIDE, due grandi esperimenti dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, i più grandi laboratori sotterranei di fisica al mondo, che cercano di rivelare un particolare tipo di particelle oscure, le WIMP (weakly interacting massive particles). La materia oscura, insieme con l’energia oscura, costituisce circa il 95% della massa e dell’energia nel nostro universo. Non è ancora mai stata rivelata, ma ipotizziamo che esista perché osserviamo i suoi effetti gravitazionali nell’universo. Nonostante questo, la conosciamo pochissimo. Gli scienziati sono quindi al lavoro per scoprire di che cosa sia fatto questo 95% dell’universo ancora ignoto, con tanti esperimenti innovativi come grandi rivelatori nei laboratori sotterranei, potenti fasci di particelle, e telescopi che si trovano sia sulla Terra sia nello spazio. Il Dark Matter Day vuole quindi raccontare sia che cosa sappiamo ad oggi su questa materia misteriosa, sia tutto quello che c’è ancora da scoprire. Il Dark Matter Day è stato ideato e organizzato dalla collaborazione Interactions, il gruppo di comunicatori scientifici dei principali laboratori di fisica di tutto il mondo. Per scoprire di più sulla giornata, oltre al sito web www.darkmatterday.com/, si possono consultare gli account Facebook e Twitter (@DarkMatterDay) del Dark Matter Day e seguire l’hashtag #DarkMatterDay.
1 novembre, ore 17.00
Auditorium, Acquario di Genova
Conversazioni atomiche Documentario
con Felice Farina (regista) e Giovanni Amelino Camelia (fisico, Sapienza Università di Roma)
Da sempre legatissimo alla scienza, presente anche in alcuni dei suoi film di fiction, con Conversazioni Atomiche Felice Farina firma una dichiarazione d’amore alla ricerca in Italia, Paese che curiosamente, pur vantando una diffusione della cultura scientifica e una politica della ricerca che sovente lasciano a desiderare, conserva nel mondo un posto di primo piano grazie all’alta qualità dei ricercatori e dei loro risultati. È dal desiderio di approfondire questa contraddizione che nasce l’idea del film, ma anche dalla voglia di sperimentare un modello di divulgazione appassionato e personale, che si potrebbe definire docu-comedy e che vuol contribuire al superamento di un ostacolo arduo ma necessario: fare in modo che i fondamenti della fisica del Novecento diventino familiari anche a chi è convinto di non comprenderli o, peggio, di non averne alcun bisogno. Non foss’altro perché offrono uno sguardo diverso e più profondo sulla Natura, come la gravità einsteiniana e la meccanica quantistica, le due scoperte fondanti della fisica di oggi, il cui disaccordo è tuttora irrisolto e centrale. I blitz dell’autore per spiegare con una certa precisione il funzionamento di un acceleratore di particelle dei laboratori INFN di Frascati o di un interferometro per onde gravitazionali come VIRGO, affiancato dal riluttante Nicola, cineoperatore-cavia, sono il telaio di un road movie in giro per la Penisola, a caccia non di interviste, ma, appunto, conversazioni rubate penetrando nella quotidianità di chi non smette mai di farsi domande. Con il commento del fisico Giovanni Amelino-Camelia e del regista Felice Farina.
1 novembre, ore 21.00
Teatro della Tosse, Sala Trionfo
Lights and Waves Rhapsody Racconto in musica a tre voci
con Paolo D’Avanzo, Immacolata Donnarumma e Fulvio Ricci e la musica di Paolo Damiani, Danilo Rea e Martux
Il racconto narra la più straordinaria scoperta nel campo della fisica degli ultimi 100 anni: la prima rivelazione di onde gravitazionali emesse dalla fusione di stelle di neutroni, avvenuta in perfetta sinergia tra strumenti molto diversi. Una rivoluzione che ha cambiato l’immagine del nostro Universo. In un’alternanza di parole e musica, la narrazione in tre atti è affidata ai protagonisti della scoperta: fisici d’eccezione che grazie a strumenti, tecnologie e conoscenze diverse, hanno ricomposto l’immagine dell’incredibile evento cosmico, descrivendo nel dettaglio le caratteristiche e inaugurando la nuova era dell’astronomia multimessaggera. Alternandosi alla voce degli scienziati, la musica del trio jazz restituisce l’immagine dei tre modi di indagare l’Universo: quello della fisica fondamentale, con i rivelatori per onde gravitazionali, quello dell’astrofisica, con i rivelatori di segnali elettromagnetici da sorgenti cosmiche, e quello degli strumenti in orbita nello spazio.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/lights-and-waves-rhapsody.html#tabs1
3 novembre, ore 21.00
Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Spade, denari e coppe: gli assi della big science Nel backstage delle scoperte da Nobel
Incontro con Marica Branchesi, Eugenio Coccia, Fernando Ferroni, modera Patrizio Roversi
Sono anni di grandi successi per la fisica: prima il bosone di Higgs, ipotizzato nel 1964 e scoperto al CERN di Ginevra nel 2012, poi le onde gravitazionali, teorizzate da Einstein nel 1916 e osservate per la prima volta cent’anni dopo dalle collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO. Risultati premiati subito con il Nobel, a conferma dell’indiscutibile rilevanza scientifica. La fisica fondamentale è dunque un’impresa globale e rappresenta un esempio eclatante della cosiddetta big science. Un campo nel quale l’Italia, con le sue istituzioni e i suoi ricercatori, ha sempre ricoperto un importante ruolo, riconosciuto a livello internazionale. Ma come si arriva alla conquista di questi risultati? Vi sono tre elementi fondamentali – tre assi della ricerca di base – per il successo nella big science. L’asso di spade: ovvero la visione e la strategia necessarie per progettare il futuro e portare a compimento imprese a lungo termine; l’asso di denari: le risorse e le capacità di investimento indispensabili per condurre grandi progetti; l’asso di coppe: la possibilità di emergere in grandi collaborazioni e il riconoscimento internazionale dei successi scientifici e dei traguardi raggiunti. A discutere con visione critica questi temi e a raccontare la propria esperienza saranno tre grandi protagonisti della fisica italiana: Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute, Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Marica Branchesi, ricercatrice e membro della collaborazione scientifica per le onde gravitazionali VIRGO.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/spade-denari-e-coppe-gli-assi-della-big-.html#tabs1
4 novembre, ore 15.30
Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Onde gravitazionali: la musica nascosta dell’Universo La nascita di Virgo e il futuro dell’astronomia
Incontro con Marica Branchesi, Giovanni Losurdo, modera: Andrea Parlangeli
Il cinguettio dei buchi neri, l’acuto di una supernova, il boato del Big Bang: è questa la colonna sonora dell’Universo che le onde gravitazionali da poco scoperte ci permettono di ascoltare, affiancandosi alle meravigliose immagini dei telescopi per fornirci una più completa visione del cosmo. A presentare le nuove scoperte e le straordinarie prospettive che aprono alla scienza sono due protagonisti: Giovanni Losurdo, project leader del rivelatore italo-francese Advanced Virgo, e all’astrofisica Marica Branchesi del Gran Sasso Science Institute, che nei momenti più critici ha coordinato la comunità internazionale dei fisici delle onde gravitazionali con quella degli astronomi, in una caccia al tesoro che ha coinvolto migliaia di scienziati da decine di osservatori in tutto il mondo. A moderare l’incontro sarà Andrea Parlangeli, caporedattore di Focus e curatore del libro La musica nascosta dell’universo (Einaudi 2018) di Adalberto Giazotto, recentemente scomparso, padre di Virgo e pioniere di un campo di ricerca che, all’epoca, era considerato da molti un sogno impossibile, una vera e propria follia. La discussione ruoterà attorno alla natura delle onde previste da Einstein, alle difficoltà di osservarle, alle prospettive che stanno aprendo alla scienza, al ruolo dell’Italia in questa grande avventura. Fino alla straordinaria scoperta di una particolare esplosione cosmica detta kilonova, nell’agosto 2017, che spiega l’origine dell’oro anche sul nostro pianeta e marca l’inizio di una nuova era, quella dell’astronomia multimessaggero.
http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/onde-gravitazionali-la-musica-nascosta-de.html