A caccia di muoni cosmici e altre avventure: l’INFN a BergamoScienza 

14 Ottobre 2022
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fotografie di studenti che seguono il laboratorio sui raggi cosmici

L’INFN al Festival BergamoScienza ha incontrato molte scuole secondarie di I e II grado per raccontare la fisica dei raggi cosmici e la straordinaria passione di alcune donne che hanno fatto la storia della fisica. 

Si sono concluse oggi settimane di intense attività in cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, nell’ambito della XX edizione del Festival BergamoScienza, ha incontrato molte scuole secondarie di I e II grado per raccontare la fisica dei raggi cosmici e la straordinaria passione di alcune donne che hanno fatto la storia della fisica. 

Dal 10 al 14 ottobre, si sono svolti i laboratori in cui studenti e studentesse hanno potuto scoprire le particelle cosmiche che arrivano incessantemente sulla Terra e sperimentare in prima persona la possibilità di osservarle, grazie a due rivelatori di raggi cosmici realizzati appositamente per le attività educational e di outreach: il Cosmic Ray Cube, portato a BergamoScienza dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, e il CosmoCube, realizzato dalla Sezione INFN di Pisa e dal Gruppo Collegato e dall’Università di Siena. 

“Credo che questa settimana abbia offerto una bella occasione per avvicinare centinaia di studenti delle scuole superiori bergamasche alle nostre ricerche, in particolare al mondo dei raggi cosmici. Vedere il loro interesse, talvolta anche lo stupore, per argomenti a loro magari nuovi, è sicuramente uno sprone per noi a organizzare sempre più attività che coinvolgano i più giovani” racconta Carla Aramo, ricercatrice dell’INFN, tra coloro che hanno condotto i laboratori. “Questa esperienza ha aiutato a saziare una parte delle mie curiosità sulla fisica: gli esperimenti erano pratici e interessanti e, nonostante gli argomenti fossero complessi, grazie alla guida dei ricercatori, tutto è risultato molto chiaro e comprensibile”, commenta uno studente dell’I.T.I. Guglielmo Marconi di Dalmine (BG).

I laboratori sono stati curati dal progetto INFN OCRA – Outreach Cosmic Ray Activities, che, con l’obiettivo di essere di supporto ai docenti per coinvolgere le studentesse e gli studenti nel campo della fisica dei raggi cosmici, organizza diverse attività per le scuole e la cittadinanza, e si occupa dello sviluppo e della produzione di strumenti e percorsi online pensati per attività didattiche. 

Quest’anno a BergamoScienza l’INFN è stato presente anche con lo spettacolo La forza nascosta. Scienziate nella fisica e nella storia. Lo spettacolo, di cui si sono proposte due repliche il 5 ottobre coinvolgendo oltre 150 studenti, offre una visuale sulla fisica del ‘900 attraverso le storie di quattro sue protagoniste, Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin. La forza nascosta, una produzione della Sezione INFN di Torino, del Dipartimento di Fisica-UniTO, dell’Associazione Terra Terra, di Almateatro e del Teatro Baretti, intreccia i cambiamenti sociali e storici dell’Italia e della nostra società con le ricerche delle quattro scienziate protagoniste, per riaccendere negli spettatori e nelle spettatrici il desiderio di cercare e riconoscere nella storia i semi di quella forza nascosta che spinge ad amare la scienza, luogo di rispetto e di civile convivenza.