Tavole rotonde con INFN | Festival delle Scienze di Roma 2025

12 Apr
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin, 30
Roma, 00196 Italia

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PROGRAMMA COMPLETO
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Dalle profondità degli oceani allo spazio, per poi tornare sulla terra: un viaggio affascinante tra scienza e conoscenza. Inizieremo esplorando il concetto di One Health, un approccio integrato che unisce la salute umana, animale e ambientale in una visione globale. Ci immergeremo nel mare, tra osservatori marini, strumenti essenziali per studiare il nostro pianeta e persino l’Universo. Infine, ci sposteremo nello spazio, dove ascolteremo le onde gravitazionali, tracce di eventi cosmici lontani, ripercorrendo la loro scoperta fino all’emozionante annuncio che ha segnato una nuova era nella nostra comprensione dell’universo.

 

Una visione globale della salute. L’approccio integrato di One Health

Sabato 12 aprile, ore 10.30

AuditoriumArte, Auditorium Parco della Musica, Roma 

Tavola rotonda in collaborazione con Assobiotec-Federchimica e INFN

Con Barbara Capaccetti, Co-coordinatrice GdL Ricerca Clinica di Assobiotec-Federchimica, e Giacomo Cuttone, Dirigente di Ricerca dell’INFN presso i Laboratori Nazionali del Sud. Modera Michele Bellone, coordinatore scientifico del Festival

In un mondo sempre più interconnesso, la salute umana non può essere separata da quella animale e ambientale. Questo è il cuore dell’approccio One Health, che promuove una visione integrata della salute globale per affrontare le sfide poste da pandemie, cambiamenti climatici, resistenza antimicrobica e altre crisi sanitarie. L’incontro esplorerà il ruolo della ricerca e delle biotecnologie all’interno del paradigma One Health, per capire come costruire un futuro più sostenibile e resiliente, dove la collaborazione tra discipline diverse diventa essenziale per proteggere la salute del pianeta e delle generazioni future.

 

Il mare che ascolta e racconta. Esplorare il pianeta e il cosmo attraverso il monitoraggio degli oceani

Sabato 12 aprile, ore 12.00

AuditoriumArte, Auditorium Parco della Musica, Roma 

Tavola rotonda a cura di GARR, INAF, INFN, INGV 

Con Fabrizio Bocchino, Ricercatore all’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo, Paolo Bolletta, Esperto di infrastrutture ottiche GARR, Luigi Antonio Fusco, Professore presso Università di Salerno e associato INFN – Sezione di Napoli, Giuditta Marinaro, Prima tecnologa INGV, coordinatrice delle attività internazionali per EMSO-ERIC e responsabile della ricerca sulle interazioni Geosfera-Oceano-Atmosfera. Modera Giorgia Burzachechi, Giornalista scientifica e divulgatrice

Negli abissi oceanici, lontano dalla luce e dal rumore della superficie, una rete di occhi e orecchie elettronici scruta l’ignoto. Il suo compito? Ascoltare il mare, monitorando cambiamenti climatici, biodiversità ed ecosistemi. Ma mentre esplorano le profondità, questi osservatori marini captano anche segnali dallo spazio, raccogliendo dati preziosi sull’universo. Osservatori unici, finestre sul cosmo e laboratori per esplorare gli oceani, ponte tra il cuore del mare e l’infinito dello spazio

 

Ascoltando la danza dei corpi celesti. Dieci anni di Onde Gravitazionali, tra scoperte, sfide e nuovi orizzonti cosmici

Sabato 12 aprile, ore 19.30

Sala Ospiti, Auditorium Parco della Musica, Roma 

Tavola rotonda a cura di GSSI, INAF, INFN, EGO

Con Eugenio Coccia, Professore presso GSSI e Direttore dell’Institute for High Energy Physics di Barcellona, Silvia Piranomonte, Prima ricercatrice INAF, Fulvio Ricci, Professore emerito presso Università La Sapienza di Roma, Affiliato INFN – Sezione di Roma e Portavoce della collaborazione internazionale Virgo dal 2014 al 2017. Modera Luca Fraioli, Giornalista scientifico

Quando Einstein teorizzò le onde gravitazionali, nessuno poteva immaginare quando saremmo riusciti a osservarle. Per un secolo sono rimaste “invisibili”, fino al 2015, quando la collaborazione LIGO-VIRGO ne ha osservato il primo segnale: un battito lontano prodotto dalla fusione di due buchi neri, che confermava le intuizioni di Einstein e apriva una nuova finestra sull’universo. A dieci anni dalla rilevazione, ripercorreremo i momenti decisivi e guarderemo al futuro, tra nuove sfide e tecnologie avanzate, come Einstein Telescope, pronte a svelare i misteri più profondi del cosmo.