Come funziona l’universo? Quali sono le leggi fisiche che lo descrivono, e quale sarà la sua evoluzione futura? A partire da queste domande, la mostra Spazio (al futuro) traccia un percorso che racconta l’indagine dell’uomo sul cosmo: dalla storia dell’esplorazione spaziale, all’idea di specie multiplanetaria, alla ricerca della vita su altri pianeti, passando per le tecniche di osservazione di oggi, del passato e del futuro.

La mostra, inaugurata in occasione del festival Futuro Remoto 2022, è a cura di Fondazione Idis – Città della Scienza, in collaborazione università ed enti di ricerca. L’INFN contibuisce all’allestimento della prima sala con tre installazioni interattive dedicate ad alcuni dei temi di frontiera della ricerca della fisica fondamentale: la materia oscura, l’evoluzione dell’universo e i buchi neri.

Grazie a un’esperienza immersiva e interattiva progettata e realizzata da Dotdotdot, l’exhibit Buco Nero farà vivere al visitatore quello che succederebbe se potessimo avvicinarci a un buco nero, fino a superare l’orizzonte degli eventi e, subendo la sua straordinaria attrazione gravitazionale, essere risucchiati al suo interno. L’installazione, curata dall’INFN e dall’European Gravitational Laboratory, viene presentata qui per la priva volta, ed è stata realizzata nel contesto del progetto Di Bellezza Si Vive, di cui l’INFN è partner, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e con il contributo di Fondazione Horcynus Orca di Messina.

L’exhibit Materia oscura, invece, racconta come la quantità di materia oscura influenza la velocità di rotazione delle stelle più esterne intorno al centro della galassia. Il visitatore potrà aumentare e diminuire la quantità di materia oscura e osservare come cambia il moto delle stelle nella galassia.

Con l’installazione Espansione, che rappresenta la struttura dell’universo e la sua evoluzione, i visitatori potranno interagire facendo espandere per poi contrarre l’universo fino a riportarlo, come in un viaggio nel tempo, al momento del Big Bang.

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