Dal 16 al 21 aprile, negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma si terrà la XIX edizione del Festival delle Scienze. Il tema sarà Errori e meraviglie: meravigliarsi, anche di fronte a crisi e problemi, è il primo passo per cercare nuove risposte e soluzioni, in un cammino non privo di passi falsi, di disattese e smentite, di errori.
L’INFN anche quest’anno è presente con tavole rotonde, conferenze spettacolo e attività per le famiglie e i più piccoli. Racconterà la meraviglia dell’universo in due grandi eventi. Il primo, il 17 aprile alle 11:00, dal titolo L’universo in un battito d’ali è dedicato alle scuole secondarie: una conferenza spettacolo che alternerà musica, voci e arte per raccontare la storia dell’universo e ai modi di studiarla e al loro utilizzo nel mondo della ricerca e delle applicazioni. Il secondo, che si terrà il 18 aprile alle 21:00 si rivolge al grande pubblico ed è organizzato da EGO in collaborazione con l’INFN: Le mappe del cosmo è uno spettacolo sulla nostra visione dell’universo e com’essa è cambiata durante i secoli di storia della scienza. Le attività per i bambini e le famiglie del week end saranno invece dedicate all’atomo e alla studio di ciò che non possiamo vedere con i nostri occhi.
Il Festival delle Scienze di Roma 2024 è prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con ASI-Agenzia Spaziale Italiana e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con i partner scientifici CMCC-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR–Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA-Agenzia Spaziale Europea, Rete GARR, Human Technopole, IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza, Planetario di Roma Capitale, Stazione Zoologica Anton Dohrn.
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