Dalla meccanica quantistica, alle onde gravitazionali, passando per i protagonisti del premio Asimov e il ruolo delle donne nella ricerca: tanti sono i temi presentati negli spettacoli e negli incontri a cura dell’INFN nell’ambito del Festival della Scienza di Genova 2024. Ricercatori e ricercatrici in dialogo con giornalisti, musicisti e artisti per raccontare quali sono le frontiere della scienza.
Quanto è quantistico il cosmo? Dialoghi in musica, parole e immagini tra paradossi, realtà e futuri possibili
Venerdì 25 ottobre, ore 21.00
Sala del Maggior Consiglio, Palazzo Ducale
Conferenza-spettacolo a cura di INFN
Con Vincenzo Barone, fisico teorico, ricercatore INFN e professore ordinario presso l’Università del Piemonte Orientale, Paola Verrucchi, ricercatrice CNR – Istituto dei sistemi complessi, INFN e professoressa all’Università di Firenze, e Massimo Pietroni, cosmologo, fisico delle particelle, professore all’Università degli studi di Parma e ricercatore INFN. La conferenza sarà accompagnata da letture teatrali interpretate dal Bianca Mastromonaco, attrice, e la musica di Danilo Rossi, violista, e Stefano Bezziccheri, pianista.
È una straordinaria rivoluzione scientifica, culturale e tecnologica quella a cui ha portato la meccanica quantistica, capovolgendo il nostro modo di comprendere l’universo e la realtà e aprendo la strada a un futuro prima inimmaginabile. Riletto alla luce della teoria quantistica, l’universo si rivela controintuitivo e lontano dalla nostra immaginazione, indeterminato e probabilistico, difficile da accettare. Dal microcosmo degli atomi e delle particelle elementari fino a stelle, galassie e buchi neri, i fenomeni quantistici sono essenziali a ogni scala. La sfida è quella di riuscire a controllarli e realizzare tecnologie di interesse per la scienza e per la società. Il racconto è un dialogo tra scienziate e scienziati, scandito da domande e risposte spiazzanti e accompagnato da immagini, musica e letture. Un dialogo che attraversa tutto il Novecento, per arrivare al nuovo millennio e al profondo cambio di paradigma rappresentato, oggi come un secolo fa, dalla meccanica quantistica.
Avvicinarsi all’eco del Big Bang. Le sfide e i successi delle onde gravitazionali
Sabato 26 ottobre, ore 15.30
Sala del Minor Consiglio, Palazzo Ducale
Conferenza in collaborazione con INFN
Con Annalisa Allocca, fisica sperimentale e ricercatrice dell’Università di Napoli associata all’INFN, Michele Maggiore, fisico teorica e professore all’Università di Ginevra, e Jacopo Sacquegno, biologo molecolare e visual thinker. Modera Edwige Pezzulli, astrofisica, divulgatrice scientifica all’INAF.
“La più folle delle imprese”: così fu definito il tentativo di rivelare le onde gravitazionali da Adalberto Giazotto, il padre dell’esperimento Virgo, riferendosi alle straordinarie sfide scientifiche e tecnologiche che era necessario affrontare. Ma nel 2016, cento anni dopo la formulazione della teoria della relatività generale in cui Albert Einstein predisse l’esistenza delle onde gravitazionali, l’impresa visionaria ha avuto successo. La scoperta, annunciata dalle collaborazioni scientifiche LIGO e Virgo, non ci ha fornito solo una nuova straordinaria conferma della teoria di Einstein, ma ha anche aperto una nuova era dell’osservazione e dello studio del cosmo. E come quasi sempre avviene nella ricerca scientifica, vincere una sfida significa anche aprirne di nuove, altrettanto difficili e importanti: è in questo contesto che nasce l’idea di un rivelatore di onde gravitazionali ancora più grande e sensibile, in grado di avvicinarsi all’eco gravitazionale del Big Bang. L’Einstein Telescope sarà la più grande e sensibile antenna gravitazionale mai realizzata in Europa, segnando una delle frontiere più avvincenti della ricerca contemporanea.
Donne in ascolto del cosmo. La rivoluzione multimessaggera in voci e musica
Sabato 26 ottobre, ore 21.00
Sala del Maggior Consiglio, Palazzo Ducale
Conferenza-spettacolo in collaborazione con EGO, INFN e INAF
Con Pia Astone, astrofisica, professoressa all’Università La Sapienza di Roma e ricercatrice dell’INFN, Silvia Piranomonte, astrofisica e ricercatrice INAF, e Mario Salvucci, compositore e sound designer. Modera Vincenzo Napolano, responsabile della comunicazione di EGO European Gravitational Observatory.
L’astronomia multimessaggera nasce il 17 agosto 2017, quando un evento astrofisico, la fusione di due stelle di neutroni, è osservato per la prima volta tramite molteplici messaggeri. Si tratta del coronamento di una lunga storia, cominciata più di un secolo fa, quando i fisici e gli astronomi impararono progressivamente a osservare il cosmo con nuovi telescopi in grado di captare la luce al di là dello spettro visibile: segnali radio, ultravioletti, raggi X fino ai potentissimi raggi gamma. Abbiamo anche capito che oltre alla luce vi sono anche altri, preziosi messaggeri cosmici, come le particelle generate nel cuore delle stelle o in violenti fenomeni cosmici. All’inizio del nuovo millennio, poi, la scoperta delle onde gravitazionali ci ha dotati di un nuovo ‘senso’ con cui esplorare, o forse potremmo dire, ascoltare l’Universo. Nuove conoscenze che allo stesso tempo hanno aperto anche grandi enigmi e nuove sfide, come quella di osservare e ascoltare gli eventi cosmici “all’unisono”: una sorta di check-up cosmico del cielo, con tutti gli strumenti disponibili. Due protagoniste di questa rivoluzione ne raccontano la storia e le sfide, accompagnate da splendide immagini e da musica direttamente ispirata all’astronomia multimessaggera, realizzata tramite la sonificazione di dati reali.
Supercalcolo e Big Data, nuovi paradigmi tecnologici per nuovi orizzonti di ricerca.
Domenica 27 ottobre, ore 17.00
Sala Cisterne del Palazzo Ducale
Tavola rotonda a cura di ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, INFN e IIT
Con Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN e Presidente della Fondazione ICSC, Mauro Giliberti, ricercatore in Fundamental Research and Space Economy (ICSC-spoke 2), UNIFI e INFN, Gloria Guilluy, ricercatrice in Astrophysics and Cosmos Observation (ICSC-spoke 3) e INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, Elena Tomasi, ricercatrice in Earth and Climate (ICSC-spoke 4) e FBK, Luigi Celona, ricercatore in Digital Society and Smart Cities (ICSC-spoke 9) e Università-Milano Bicocca, e Fabio Landuzzi, ricercatore in In Silico Medicine and Omics Data (ICSC-spoke 8) e IIT.
Cinque racconti sulla centralità del ruolo svolto da Supercalcolo e Intelligenza Artificiale all’interno della pratica scientifica. Fisica delle particelle, astrofisica, scienze del clima, biologia e medicina sono solo alcuni degli ambiti di ricerca che hanno assistito negli ultimi anni alla crescita esponenziale dei dati sperimentali. Un fenomeno, quello della comparsa dei Big Data nel territorio della scienza, che ha reso gli strumenti per la gestione e l’analisi automatica di queste grandi moli di dati (High performance computing, machine learning, IA e Digital Twins) imprescindibili all’interno dell’indagine scientifica e dei processi di scoperta. Proprio per facilitare alla comunità scientifica italiana l’accesso ad adeguate risorse di calcolo, e per promuovere l’attività di ricerca tesa allo sviluppo di nuove applicazioni per l’analisi dati ad alte prestazioni, nel 2022 è nato “ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing”. A presentarlo al pubblico del Festival saranno il presidente ICSC e INFN Antonio Zoccoli e cinque giovani ricercatrici e ricercatori, che illustreranno il loro lavoro, le tecnologie utilizzate e come queste possano aiutare a affrontare problemi scientifici ancora aperti e grandi sfide come quelle legate al cambiamento climatico o al sovraffollamento e all’esclusione sociale all’interno delle città.
Altre terre. Pianeti extrasolari protagonisti del premio Asimov
Lunedì 28 ottobre, ore 11.00
Sala del Maggior Consiglio, Palazzo Ducale
Conferenza a cura di INFN – Commissione scientifica del Premio ASIMOV
Con Silvano Fuso, chimico, divulgatore scientifico e autore, Giovanni Covone, astrofisico e professore all’Università Federico II di Napoli, e Giovanni Gallucci, ricercatore INFN e responsabile del premio Asimov per la sezione INFN Genova.
Il Premio Asimov per l’editoria e la cultura scientifica è un’occasione per ragionare di scienza e di futuro. Nell’incontro, Giovanni Covone, vincitore della nona edizione con Altre terre, parlerà di pianeti extrasolari e del fatto che, più cose scopriamo su mondi diversi dal nostro, più ci rendiamo conto dell’unicità della Terra che abitiamo. L’evento sarà anche l’occasione per presentare la nuova edizione 2025 del Premio Asimov: saranno svelati i libri finalisti selezionati dalla commissione scientifica nazionale, formata da più di mille tra docenti, ricercatori dell’INFN e di molte università italiane, scrittori e giornalisti.