Co-scienze è il tema dell’edizione 2024 di Futuro Remoto, storica manifestazione dedicata alla scienza ospitata dalla Città della Scienza di Napoli. Dal 18 al 20 ottobre un ricco programma di eventi stupirà il pubblico.
L’INFN sarà presente con l’escape room sulla fisica delle alte energie HEPscape!, un gioco di squadra sulla fisica del Large Hadron Collider (LHC) di Ginevra, il più potente acceleratore di particelle al mondo. Una mappa con una serie di indizi e molte sorprese vi guiderà attraverso il mondo delle particelle in un viaggio nel tempo e nello spazio.
Nell’anno delle celebrazioni del settantesimo anniversario del CERN, l’INFN a Futuro Remoto, nel Villaggio della Scienza, propone anche un’installazione interattiva dedicata al bosone di Higgs, la particella più elusiva del modello standard trovata nel 2012 proprio grazie agli esperimenti all’LHC, il grande acceleratore di particelle presente al CERN.
Questa innovativa installazione rappresenta un punto di incontro tra creatività e scienza. Grazie alla sinergia tra arte e tecnologia, Collisioni permette ai visitatori e alle visitatrici di sperimentare concetti complessi della fisica sub-nucleare in modo interattivo, simulando la produzione di particelle in seguito alle collisioni tra protoni ad alta energia. Le persone si muovono nello spazio, attivando suggestive luci e suoni che danno forma alla produzione di particelle e tra queste anche del bosone di Higgs. L’obiettivo è avvicinare il pubblico alla fisica sub-nucleare, rendendola accessibile e affascinante. Per raggiungere questo scopo, si è unita la scienza all’arte e alla tecnologia trasformando i dati dell’esperimento ATLAS in una rappresentazione dinamica e interattiva. Visitatrici e visitatori si immergeranno in un ambiente in cui possono esplorare questi fenomeni invisibili attraverso l’azione e il movimento, rendendo la scienza non solo comprensibile, ma anche tangibile e coinvolgente.
La partecipazione a Futuro Remoto curata dal Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università di Roma Tre e INFN . Il progetto, nato dalla collaborazione tra Accademia di Belle Arti di Roma e Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi di Roma Tre, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato realizzato da Cristian Rizzuti, artista multimediale e professore all’Accademia di Belle Arti di Roma, con la consulenza scientifica di Biagio di Micco, fisico sperimentale, professore presso l’Università di Roma Tre e ricercatore INFN, e Giulia Ciappi, Walter Maiorino, Andreaelisa Sausa, Eleonora Scarponi, Accademia di Belle Arti di Roma e Scuola di Arti Multimediali.