Storie di onde gravitazionali e di universo, da exhibit interattivi a conferenze spettacolo: l’INFN approda alla XXI edizione di BergamoScienza, che da oggi 29 settembre fino al 15 ottobre colorerà di scienza le strade, le piazze e i teatri della città lombarda.
Si parte questa sera alle 21:00 con “Storie che hanno cambiato l’Universo”, evento organizzato dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo, EGO, che racconta le appassionanti storie delle scoperte che nell’ultimo secolo hanno cambiato radicalmente la nostra visione del cosmo. L’evento si terrà nell’Auditorium Confindustria di Bergamo.
Nel fine settimana, sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre, la fisica delle onde gravitazionali arriva in piazza per l’iniziativa “La scuola in piazza”, con uno spazio espositivo in cui ricercatori e ricercatrici INFN raccontano come si dà la caccia alle onde gravitazionali con video, poster, modellini 3D ed esperimenti per scoprire la struttura dello spaziotempo e il funzionamento di un interferometro gravitazionale. Lo spazio sarà anche ricco di informazioni sul futuro rivelatore europeo per onde gravitazionali, Einstein Telescope, che l’Italia è candidata a ospitare in Sardegna.
L’Einstein Telescope sarà anche protagonista di una grande conferenza spettacolo “Nuovi occhi per le onde gravitazionali”, che si terrà domenica 1° ottobre a partire dalle 17:30 nel Piazzale degli Alpini di Bergamo. L’evento è organizzato dall’INFN con il patrocino del Ministero dell’Università e della Ricerca, e avrà come protagonisti Monique Bossi, ricercatrice INFN e infrastructure manager di ETIC, il consorzio nato dal progetto finanziato col PNRR per sostenere la candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope, e Marco Pallavicini, vicepresidente INFN e professore all’Università di Genova. La serata sarà arricchita dagli interventi di Luca Perri, divulgatore e coordinatore scientifico dell’Associazione BergamoScienza, dalle letture dell’attrice Maria Giulia Scarcella e sarà moderata dalla conduttrice radiofonica di Radio Rai Sara Zambotti.
Collisioni – INFN
Spazi culturali all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare